Visite Guidate

Di seguito vi sono le immagini delle Passeggiate Archeologiche che i Volontari del Gruppo Oreale organizzano alla scoperta delle testimonianze storiche presenti sul nostro territorio e non solo.

 

Giornata Mondiale delle Foreste

Nella giornata mondiale delle foreste il Gruppo Archeologico Oreale ha partecipato alla piantumazione di un'area verde a Casamarciano con l'intervento dei ragazzi della scuola.

Passeggiata Archeologica 1/2024

In una giornata uggiosa le coraggiose scout hanno affrontato ripidi pendii per ritrovarsi a diretto contatto con la natura nel pieno spirito della loro missione.

Ad Astra - guardando il cielo di notte

 

 

 

 

Una serata vissuta oltre il pianeta Terra fino ad arrivare su Saturno

Visita al Castello di Cicala

 

Il castello si trova sulla sommità dell'omonimo colle nel territorio di Nola (Na).

Ne restano le mura di cinta, su cui è possibile salire tramite diverse scale in pietra; all'interno delle mura si conserva un cortile

I secoli che vanno dal V al XIII sec. d.C. furono per la città di Nola un periodo tragico di saccheggi e distruzione operati dai barbari, di impaludamento e di epidemie, di terremoti ed eruzioni del Vesuvio. Si ipotizza che dopo la distruzione di Nola da parte dei Vandali di Genserico, la popolazione superstite fuggita dalla città si raccolse, nell'anno 460 d.C., sulle colline circostanti e in località Cicala sorse così il primo nucleo del successivo Castello.

Da un documento conservato nell'Abbazia di Montevergine, il Castello di Cicala risulta in parte distrutto nell'anno 934 e ricostruito verso la fine del XI secolo sul ciglio della collina con funzione di fortezza e fu circondato da mura di cinta. Fu restauro tra l'XI e il XII secolo sotto i Normanni, forse grazie all'intervento di Ruggero II. Tra il 1130 e il 1140, una delle basi utilizzate per tenere in assedio Napoli.

Con il passare dei secoli divenne proprietà di diverse famiglie nobili e attualmente è un bene del comune di Nola (Na).

 

Da De Innumerabilibus, immenso et in figurabili di Giordano Bruno

«Quando ero fanciullo, o dolce monte di Cicala, e il tuo lieto grembo nutriva le mie giovani carni, mi attraeva, ricordo la tua sacra immagine.»

 

Visita in località Santa Fara

 

Nella zona è possibile osservare i resti di una villa romana affioramenti di materiali ceramici protostorici.

Nei secoli successivi l'area è stata oggetto di edificazione di insediamenti rurali.

 

Visita all'Eremo dei Camaldoli - Visciano (Na)

 

L’Eremo sorge su un monte fin dal 1601, chiamato monte Visciano che in seguito cambiò la nomenclatura in Camaldoli. Dalle tavole di fondazione si apprende che un Patrizio Nolano di nome Pompeo Fellecchia, uomo pio e caritatevole, aveva un fratello, Serafino che, conseguita la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Napoli, vestì l’abito camaldolese nell’eremo di RUA, nel padovano, dove nel 1584, fece professione di voti religiosi. Nel 1601, don Serafino, si trovava nella qualità di Priore nell’Eremo dell’Incoronata nella Diocesi di Benevento. Alla morte del fratello Pompeo, in suo omaggio legò all’eremo dell’Incoronata, gran parte della sua proprietà a condizione che si costruisse un Eremo in località Camaldoli a Nola.

Il Capitolo dei Padri dell’Incoronata, indicò lo stesso don Serafino come Priore del neo Eremo come volontà di Pompeo Fellecchia. Con il benestare del vescovo di Nola pro tempore venne acquistato il Monte Visciano. Quindi si gettarono le fondamenta dell’Eremo. Nel 1603 don Serafino sarà il primo priore dell’Eremo fino al 1628, quando morì.

 

A spasso nella Natura a caccia di antichità

 

Sui lunghi percorsi collinari a caccia di antichità.